Lago di Bolsena | informazioni, località, dove alloggiare

Bagnoregio, divenuta famosa perchè diede i natali al dottore Serafino San Bonaventura, sorge tra Orvieto e Bolsena, ai confini della regione Lazio. La città neolitica fu dimora della civiltà Etrusca e Romana che le diedero lustro e notorietà. Reperti sembrano attestare che i primi insediamenti risalgano addirittura ad un’età pre – etrusca. Venne saccheggiata in passato più volte dai Visigoti, dai Goti, dai Longobardi e dai Bizantini. Nel 600 d.c. fu già sede Vescovile.

Il violento terremoto del 1965 arrecò numerosi danni al piccolo agglomerato, che tuttora porta i segni di quella devastante tragedia.
Carlo Magno, a seguito della creazione del Sacro Romano Impero, la consegnò allo Stato Pontificio, mentre intorno all’anno mille il governo passò nelle mani della famiglia Monaldeschi.

Da visitare a Bagnoregio

Civita di Bagnoregio
Denominata dallo scrittore Bonaventura Tecchi “La città che muore”, a causa della sua collocazione, l’antico borgo sorge, infatti, su un terreno molto precario. Situata su una platea tufacea, rischia il crollo perché i vasti banchi d’argilla che la sorreggono sono soggetti a continua erosione. Essendo posta su un colle di interessanti dimensioni, offre di sé un aspetto incomparabile, levando il fiato ai turisti che dalla strada cominciano a scorgere la sua rara maestosità. Al tramonto prende uno strano aspetto lunare, offrendo emozioni uniche a chi la osserva. In epoca medioevale Civita di Bagnoregio attraversò il periodo economico di massimo splendore, divenendo il nucleo centrale della città e delle zone limitrofe.

Civita di Bagnoregio
Civita di Bagnoregio
Civita di Bagnoregio
Civita di Bagnoregio

Chiesa di Sant’Agostino
Risale al periodo che va dal secolo XI al XIV ed è affiancata da un campanile, di epoca successiva, che risale al 1735. La chiesa conserva intatte le caratteristiche tipiche dello stile romanico – gotico secondo il quale fu eretta; è ricca di tavole e affreschi. Le opere pittoriche in essa contenute sono attribuibili a Taddeo di Bartolo e a Giovanni di Paolo.

La Cattedrale
Nata sulle ceneri di una chiesa antichissima, secondo alcuni storici, sembra addirittura risalga al 440, ed in passato dedicata alla Madonna della Neve. All’interno della Cattedrale è gelosamente custodita una Bibbia in pergamena del XII secolo, probabilmente appartenuta a San Bonaventura.

Chiesa di San Bonaventura
Il tempietto, progettato dall’architetto Pietro Gagliardi, venne costruito nel 1862 sui resti di un antico edificio. Caratteristiche la pianta a croce greca e la cupola neo-classica.

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