Il lago di Bolsena
Il lago di Bolsena, quinto per dimensioni in Italia, si trova nell’alto Lazio, al confine con Umbria e Toscana, nella caldera principale del complesso vulcanico Vulsinio.
Ha una forma ellittica, una superficie di 114,5 kmq, un perimetro di 43 km, una profondità massima di 151 m, due isole, Bisentina e Martana, residui di crateri vulcanici, numerosi immissari di modesta portata e un unico emissario, il fiume Marta, che nasce dal porto dell'omonimo centro abitato e sfocia nel Mar Tirreno.
È principalmente alimentato da acqua piovana, in misura minore da sorgenti, piccoli fossi compresi all'interno del bacino imbrifero, e dal fondale, dove vi sono numerose sorgenti di gas, acque termali (che arrivano a temperature di 40 °C) e acque ricche di minerali disciolti.
È il più grande lago di origine vulcanica d’Europa, si è formato infatti con il crollo dell’apparato vulcanico Vulsinio, il quale in seguito alle eruzioni laviche si è svuotato ed è crollato su se stesso, formando un’enorme caldera, lentamente riempita dall'acqua. Il fondo lacustre si presenta molto irregolare con numerose asperità mentre due splendide isole, la Bisentina (Kmq 0,17) e la Martana (Kmq 0,10), ricche entrambe di vegetazione a macchia mediterranea, contrastano l’azzurro della sua superficie.
Tra le particolarità naturalistiche che lo distinguono, ve ne sono due di particolare interesse: le "sesse" e l'onda anomala.
Le prime sono variazioni improvvise del livello delle acque interne, simili alle maree, ma al contrario di queste, del tutto imprevedibili. Determinate dalla pressione atmosferica o dai venti, possono anche raggiungere i 50cm.
La seconda, più frequente e visibile con lago calmo, è un'onda che si presenta con un fronte di vaste proporzioni, che si rafforza man mano che avanza fino ad infrangersi violentemente sulle coste.
Nel lago vi sono sono molti pesci e di varie specie. I principali presenti attualmente sono: l’ottimo coregone, il luccio, il persico reale, il persico trota, la carpa, la tinca, la scardola (qui chiamata impropriamente lasca) e infine il piccolo latterino, che spesso è preda di pesci predatori e di uccelli acquatici.Data l’abbondanza di cibo e della protezione a loro riservata, la presenza d’uccelli acquatici, specialmente migratori, è elevatissima.
Le barche da pesca sono molto particolari e quasi immutate dall'epoca remota: i pescatori infatti, rimanendo in piedi, utilizzano dei remi asimmetrici, con l'anteriore solamente propulsore e il posteriore ad azione combinata, utilizzato infatti anche come timone. Dal 23 luglio 1884, giorno in cui fu varato dal molo di Bolsena un battello a vapore, sono però sono stati sostituiti da piccoli motori.
Sulle rive del lago di Bolsena sono sorte numerose piccole trattorie, spesso nelle vecchie capanne dei pescatori, dove si possono gustare piatti a base di pesce del lago.
I centri abitati, ricchi di storia, sia sulle rive che sui crinali dei monti Volsini, sono molti. Partendo da Bolsena e seguendo la strada panoramica in senso orario, saranno in ordine:
- Bolsena, la città che ha dato il nome al lago.
- Montefiascone, con il più bel panorama complessivo del lago.
- Marta, principale e attivo porto dei pescatori.
- Capodimonte, sul pittoresco promontorio che si protende verso il lago.
- Valentano, con il suo ampio panorama dominante la conca del lago.
- Gradoli, su uno sperone di tufo all’interno del recinto craterico.
- Grotte di Castro, conserva il fascino della struttura medioevale.
- San Lorenzo Nuovo, perfetto esempio di impianto urbanistico del Settecento.
- Isola Bisentina, attraente e sinuosa come una bella donna.
- Isola Martana, la famosa isola della Regina Amalasunta.
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