Mountain bike
Il territorio del lago di Bolsena si presta decisamente allo spirito dei mountain bikers, veri amanti dei percorsi naturalistici. All'ambiente naturale incontaminato si aggiungono inoltre continui riferimenti storico-culturali, che ne costituiscono la sua peculiarità. Gli Etruschi infatti, antichi abitanti del luogo, hanno lasciato tracce ben evidenti che ancora oggi è possibile ammirare lungo tutti i sentieri percorribili in bicicletta, rimanendo affascinati dagli incantevoli panorami che spaziano dai Monti Cimini ad est, al Monte Amiata a nord, e alla costa del Mar Tirreno a ovest.
Itinerari
Secondo le necessità, il tempo a disposizione ed il grado di allenamento del gruppo, è possibile, di volta in volta, studiare un itinerario adatto a soddisfare le varie esigenze.
A tal riguardo due sono le zone meglio indicate: la SELVA DEL LAMONE, nella zona di Ischia di Castro, e la RISERVA DEL MONTE RUFENO, straordinario parco naturale nell’alto Viterbese, nei pressi di Acquapendente, che offre paesaggi di rara bellezza e un'incredibile varietà di specie faunistiche.
Archeobike
Tra le opportunità sportivo–paesaggistico–culturali che il lago di Bolsena offre ai visitatori, vi è anche un tour archeologico in mountain bike in cui si coniugano perfettamente le peculiarità precedentemente accennate. I bikers più volenterosi infatti, potranno visitare il sito dove probabilmente si ergeva l’Acropoli dell’antica Vesentum, apprezzare quella stessa veduta mozzafiato del Lago di cui i nostri progenitori potevano godere; dirigersi verso la necropoli di Pianezze (IV sec. a.C.), presso il paese di Grotte Di Castro, e, dopo aver valicato il Passo Della Montagnola (quota 639 s.l.m.), scendere tra boschi e prati verso il Lago Di Mezzano, probabile sito dell’ antica Statonia, in cui sono state tra l’altro rinvenute tracce di insediamenti palafitticoli protovillanoviani.
Grotte di Castro
A detta di molti studiosi, è proprio nei pressi del nominato bacino lacustre, e precisamente sul Monte Becco (567 s.l.m.), che gli Etruschi edificarono il famosissimo FANUM VOLTUMNAE, tempio dedicato a Voltumna, dea madre dell’intera Etruria. Vi si svolgevano annualmente le “olimpiadi pan – etusche”, momento di aggregazione, non solo sportiva, ma anche religiosa, politica e culturale, tra i popoli della Dodecapoli.
Continuando l'itinerario, scavalcando la catena dei Monti Volsinii che abbracciano, quasi a volerlo difendere, il Lago Di Bolsena, ci si trova al cospetto di questa perla naturalistica, dall’aspetto insolitamente alpino, dove il verde intenso ed il blu cobalto predominano su ogni altra cosa.
Il tragitto (circa 50 Km) si snoda per un 70% su sterrato, sui sentieri ormai collaudati del “Percorso dei Brigranti”, spesso sul limitare della “SELVA DEL LAMONE”, in un ambiente ancora intatto, dove la bici trova la sua più naturale collocazione; le pendenze non sono mai proibitive e comunque i paesaggi, i belvedere, l’ambiente tutto nel quale ci si muove, compenseranno ampiamente le eventuali fatiche.
In ogni caso lo stesso percorso potrà essere scisso in due tour più brevi, di circa 25 km; l’uno abbraccia Vesentum e Pianezze, l’altro Vesentum ed il Lago Di Mezzano.
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